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Un nuovo patto tra generazioni

un nuovo patto tra generazioni

Un patto generazionale credibile richiede un approccio di sistema e l’assunzione di impegni misurabili nel tempo.

La progettazione di un nuovo patto deve poggiare sulla consapevolezza della capacità finita e limitata delle risorse del pianeta terra a nostra disposizione: nessuno può chiamarsi fuori dal fare i conti con questo aspetto che impatterà sempre di più sulle generazioni future, Il Partito Democratico ne faccia il punto di forza nella formulazione degli indirizzi politici.

La solidarietà, il mutuo aiuto, le esperienze di servizio civile e di volontariato rappresentano il collante tra generazioni che contribuisce a far progredire il tessuto sociale: sono azioni fondamentali che vanno sostenute e favorite.

Fondamentale introdurre robuste politiche, in termini di risorse economiche, di riequilibrio tra categorie anagrafiche distanti tra loro:
diritto allo studio garantito a tutti, formazione continua, creazione di lavoro di qualità per contrastare instabilità, bassa remunerazione, contratti irregolari e favorire la sicurezza del lavoratore, conciliazione tempi di vita e di lavoro, cura delle fragilità, valorizzazione delle persone oltre il ruolo nel mondo produttivo, devono essere gli ambiti di sistema del patto tra generazioni.

Il rispetto dell’articolo 53 della Costituzione è a mio avviso un ottimo strumento per un patto generazionale equo.

Art 53
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Chiara Cervellati

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Digitale, Partito Democratico e Circoli

Piramide inversa del Louvre. Il digitale: trasversale a economia, società e politica. Logo del Partito Democratico Castenaso

Nel 2021 il digitale non è più e non deve essere più trasversale a economia, società e politica. Nel 2021 ne è già parte integrante, molecola essenziale della cellula della partecipazione e della cittadinanza attiva. La declinazione digitale deve infatti passare anche all’interno dei percorsi del Partito Democratico tramite tre concetti chiave: inclusione, trasparenza, partecipazione.

Inclusione intesa come abbattimento delle barriere architettoniche per favorire la piena accessibilità dei contenuti, inclusione intesa come abbattimento del muro del digital divide tra generazioni possibile solo tramite percorsi di digitalizzazione, alfabetizzazione informatica ed educazione digitale sostenibile rivolta a bambini, anziani e in generale a tutti i cittadini a rischio di analfabetismo funzionale.

Trasparenza come l’immagine della casa di vetro che dovrebbe essere un partito davvero democratico, fatta di contenuti aperti e copyleft, contenuti fruibili e trovabili facilmente, interessi personali e di lobby leciti ma allo stesso tempo bene identificabili da tutti i cittadini.

Partecipazione come l’insieme di tutte le azioni digitali atte a favorire la gestione e il coinvolgimento in rete attivo e concreto degli iscritti e di tutti i cittadini, tra cui la definizione delle infrastrutture tramite anche una regia nelle forniture di banda ultralarga per i circoli, di formazione e di offerte centralizzate per tutto il software utilizzato nei circoli PD, dal backoffice ai meeting, dalla comunicazione alle piattaforme in cloud.

Pensare che un post o peggio una reaction su un qualsiasi social media sia “Partecipazione” è il seme dell’idea di autoreferenziale e del populismo di destra. Partecipazione è condivisione, confronto, dialogo.

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#01 – Nessuno si salva da solo: salute, scienza, cooperazione dopo l’anno più buio

“ […]dobbiamo come comunità  continuare a sostenere ogni azione volta a garantire l’obiettivo  prioritario della tutela della salute […. ] dobbiamo essere consapevoli della fragilità mostrata dallo stato anche  nel suo rapporto con le regioni.”

La pandemia  ha messo  in evidenza alcune criticità nei  rapporti fra scienza e  politica, tra stato e regioni,

Scienza e Politica:  la responsabilità delle scelte  che si fanno e che riguardano  tutti i cittadini,  sono scelte  politiche e alla politica  non è dato utilizzare dati scientifici  per fini di partito, di propaganda o per giustificare in modo improprio le scelte adottate. La scienza si deve limitare a dare  dati certi e sicuri e prospettare  possibili soluzioni e azioni  conseguenti .

Stato e Regioni:  la pandemia  ha evidenziato tutte le incongruenze figlie della modifica del titolo V  della costituzione  ed in particolare le competenze stato e regioni  che,  in  alcuni casi, ha trasformato due enti che dovrebbero  collaborare per il bene dei cittadini, in parti  fra loro contrapposte. Questa contrapposizione che nasce dalla  legislazione concorrente è da rivedere. La salvaguarda della salute del cittadino deve essere garantita indipendentemente dalla regione in cui risiede e dal suo governo regionale.

Mario Lavecchia

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Divari di Genere. Consultazione circoli

La parità uomo/donna e la promozione del ruolo femminile nel partito non mancano mai nei programmi, ma nella realtà le donne hanno nel PD un ruolo perfino minore di quello che ricoprono in partiti di centro-destra. Penso inoltre che le circa 150 donne vittime di femminicidio ogni anno siano un dato intollerabile, che non accenna a migliorare, malgrado esistano nuove leggi a tutela delle vittime di violenza. Occorre esaminare dove e perché si fermino le denunce nei confronti dei persecutori, prima che questi si trasformino in omicidi.

Manuela Amaroli

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Enrico Letta nuovo Segretario del PD

Enrico Letta nuovo Segretario del Partito Democratico
Enrico Letta nuovo Segretario del Partito Democratico

Congratulazioni al nostro nuovo Segretario Enrico Letta , che tra tutti gli importanti temi toccati, tra cui sostenibilità, Next Generation EU e Diritti, mette in primo piano l’innovazione dei Circoli territoriali e il ruolo di prossimità che dovranno avere per la creazione delle politiche sul territorio.

Noi dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei comportamenti.