Programma di coalizione ufficiale, per le elezioni amministrative 2024 a Castenaso, della coalizione per Carlo Gubellini Sindaco, formata dal Partito Democratico di Castenaso e dalla lista civica Tu@ Castenaso.
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Pubblichiamo oggi la sintesi delle priorità all’interno del “Manifesto del Programma” del “Partito Democratico Castenaso” per le elezioni amministrative comunali del 2024, aggiornato (v.1.0) ad oggi con il continuo ascolto e le continue consultazioni, che continueranno comunque anche nelle prossime settimane (e per quanto riguarda il post elezioni, come detto in fase assembleare, per un continuo dialogo).
Faremo nei prossimi giorni un elenco più dettagliato su piattaforma web, grazie ai contributi di tutte e di tutti, via via che verranno formulate ulteriori item di programma.
Vi chiediamo di inviare eventuali proposte e considerazioni via mail a pdcastenaso@gmail.com
L’ulivo, la volpe e l’uva
L’ulivo è nel nostro simbolo e nell’identità del Partito Democratico: è il simbolo della pace, della coesione sociale e della rigenerazione.
Per questo noi stiamo facendo e faremo una campagna elettorale per proporre soluzioni sempre migliori ai problemi delle persone, concentrandoci sulla costruzione della Castenaso futura.
Citando il nostro Segretario regionale Luigi Tosiani, vedo che la destra è molto interessata alle vicende del Partito Democratico, al dibattito sulle liste, alle questioni private dei suoi componenti e sulla scelta del candidato, e si esercita quotidianamente in scenari e previsioni su Castenaso, con certezze granitiche rispetto ai risultati elettorali presenti e futuri, tra l’altro senza fare nessuna proposta pertinente al ruolo del Sindaco e dell’amministrazione comunale.
Tutto legittimo, ma vorrei ricordare che sono le decisioni che la destra ha preso che colpiscono il nostro territorio: dalla sanità pubblica definanziata ulteriormente, alle infrastrutture per le quali mancano i fondi, fino alla ricostruzione post-alluvione, che è sparita dalle priorità di chi governa a Roma a dispetto delle roboanti promesse.
Massimiliano Navacchia, Segretario Partito Democratico Castenaso
Inaugurazione sede PD Castenaso
Finalmente ci siamo! Avevamo preso l’impegno che entro il 2023 avremo fatto l’inaugurazione della nostra nuova sede, oggi totalmente ristrutturata, a Castenaso: più attenta alle persone, più attenta al territorio e più attenta all’ambiente.
Sabato 9 dicembre siete tutte e tutti invitati alle ore 11:00 in via Gramsci 21/D, dove avremo il piacere di avere insieme a noi per la partenza verso questa nuova esperienza, oltre alle personalità locali che hanno gentilmente raccolto il nostro invito: Federica Mazzoni, Segretaria Federazione di Bologna; Luigi Tosiani, Segretario regionale Emilia-Romagna; on. Andrea De Maria, Deputato PD eletto nel nostro collegio uninominale;
Come Partito Democratico di Castenaso siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte, sia pure in condizioni politiche decisamente non facili, per il raggiungimento di tanti obiettivi di cui solo una parte elencati nel post del nostro Sindaco.
Un ringraziamento speciale a tutto il nostro granitico gruppo di Segreteria, Pier, Elisabetta, Chiara, Dario, Monica, Alberto, Mattia, Mario, Maurizio, Claudia, Italo e a tutte le attiviste e attivisti tra cui le persone che fanno parte della Direzione e del Coordinamento di Castenaso.
Un ringraziamento alle tante Associazioni e realtà sul territorio con cui noi abbiamo nuovamente parlato, fatto rete, collaborato e dato un piccolo o grande contributo concreto alla risoluzione di problemi e il rammarico per tutte le (pochissime) altre che hanno, nel pieno e onorato rispetto delle proprie idee, scelto diversamente, sapendo comunque che le nostre porte rimangono e rimarranno sempre aperte.
E ovviamente un ringraziamento al nostro Sindaco Carlo Gubellini per il lavoro svolto.
Carlo è la differenza tra chi è capace di fare e costruire e tra chi riesce solo a criticare senza proporre, di offendere senza cercare il minimo ragionamento positivo, di denunciare chi la pensa differentemente.
La differenza tra il leader di un gruppo e il singolo capo solo al comando. La differenza tra chi è capace di trovare un punto di unione sapendo che anche la mediazione con le idee di chi non la pensa nella stessa maniera può essere una grande risorsa e chi vede una piena vittoria solo nell’annichilire e umiliare il nemico. La differenza per Castenaso tra vincere e perdere il proprio futuro e quello della sua preziosa comunità.
Uniti siamo tutto, divisi siamo niente.
Massimiliano Navacchia
Segretario Partito Democratico Castenaso
I Territori, la Forza del PD
Grazie a tutte le persone che ieri sera hanno voluto partecipare al primo incontro del ciclo #uPDate “I Territori: la Forza del PD”, che ha trattato i temi operativi, politici e programmatici dell’emergenza causata dall’alluvione con proposte concrete per il futuro, con testimonianze da Castenaso e non solo, e grazie per la grande disponibilità a Andrea De Maria e Debora Badiali
Premessa.
Di seguito una sintesi, rimodulata secondo le tematiche proposte dalla Federazione PD di Bologna anche in vista dell’incontro metropolitano organizzato per sabato 3 dicembre 2022, di quanto discusso ed emerso negli incontri svolti a Castenaso del 5 ottobre (Parliamone Davvero), del 7 novembre e del 28 novembre 2022, aperti a tutte le persone, anche non tesserate, che si ritrovano nei valori del centrosinistra e del PD, oltre che ad alcuni specifici incontri con Coordinamento e Segreteria locali.
Principali tematiche proposte dalla Federazione di Bologna
- Economia, sviluppo e transizione ecologica
- Divari e diseguaglianze
- Diritti e cittadinanza
- Lavoro, lavori e imprese
- Conoscenza, cultura, transizione digitale
Quale deve essere la nostra priorità su questi temi?
In tutti i punti proposti le priorità devono essere poste sui temi trasversali e soprattutto su quello inerente alle varie facce della “fragilità”, sia essa economica, sociale, civile o riferita all’età.
Legato ad esso il tema della costruzione di buone pratiche concrete e trasparenti della sanità, della cultura, dell’ambiente, dello sport, della cura, dell’educazione attiva e della partecipazione da parte dei bambini come degli anziani, delle donne come degli uomini, dei lavoratori autonomi come dei dipendenti.
Una ulteriore priorità è mettere davvero in rete e autonomamente i territori e gli amministratori, i circoli politici con le associazioni che operano localmente.
Su cosa siamo stati conservatori su questi argomenti?
L’aspetto relativo alla comunicazione, intesa a tutto tondo, è stato una “tempesta perfetta” che ha rovinato il buon programma progressista studiato per le elezioni politiche del 25 settembre. Allo stesso tempo occorreva verificare preventivamente e approfonditamente che le declinazioni delle risposte politiche fossero pertinenti alle problematiche delle persone e delle varie fasce di età e sociali, il cui mancato passaggio è stato evidente sintomo della mancanza dello stare in mezzo alla gente come “base” e non come classe politica residente nei palazzi del potere.
Il fatto di non aver osato, a sconfitta certa, di estremizzare alcune scelte progressiste onde evitare di scontentare entrambe le ali a sinistra e al centro nel PD, ha creato l’effetto boomerang contrario del “tiepido”, né caldo né freddo, che ha causato un ulteriore effetto di sfiducia nel vedere il PD come guida davvero progressista e riformista del Paese.
Quale potrebbe essere una posizione radicale e giusta?
Partendo dal presupposto che una posizione radicale spesso rischia di essere la soluzione che cerca, senza riuscirci, di risolvere problemi creati dallo stesso modo di pensare, si tralascia che al di là degli spot da campagna elettorale un partito deve conoscere che, altrettanto spesso, problemi complessi hanno bisogno di approcci e soluzioni altrettanto complesse e che nella realtà delle cose non possono essere quasi mai semplici, se non nella narrazione patinata verso alcuni target.
Occorre quindi ripartire dalla ridefinizione dei mezzi e delle soluzioni da parte delle persone iscritte e da quelle che ci ascoltano. La posizione più radicale e giusta è quella che risolve i problemi delle persone partendo da quelle più fragili.
Chi dobbiamo rappresentare?
Partendo dalle situazioni più complesse e fragili, ad esempio dalla persona che scappa dalla guerra e dalla povertà a quella che scappa dalla violenza domestica, dalla persona anziana non del tutto autosufficiente a quella giovane che fatica a concludere per mille motivi il ciclo di studi o a trovare un lavoro che gli dia soddisfazione, dalla famiglia numerosa a quella composta da un padre o una madre divorziati con figli, dobbiamo rappresentare in maniera progressiva tutte le persone senza distinzione di età, colore della pelle, sesso, cittadinanza, stato economico.
Partito e Partecipazione
Quale è il cambiamento più importante che serve al Partito?
Al Partito, quello con la P maiuscola, serve ripartire stando vicino alle persone, dal basso. Questo significa nei fatti ripartire dalle misure atomiche della partecipazione politica: gli iscritti e i circoli.
Entrambi vanno messi in rete gli uni con gli altri senza distinzioni di vicinanza sia per condividere direttamente problemi, sia per condividere direttamente soluzioni.
Il ruolo della base e dei circoli non può e non deve essere mero strumento solo di finanziamento verso gli hub politici dei capoluoghi, delle regioni, della politica nazionale troppo spesso sempre pronta a chiedere e altrettanto troppo spesso non disposta a condividere non solo le decisioni, ma nemmeno le informazioni.
Serve quindi una grande operazione di vera trasparenza e partecipazione “cruda” che venga davvero dalla base senza il fine di compiacere la dirigenza di tutti i livelli.
Se ci fosse un reale ritorno riguadagnato dell’interesse da parte delle persone verso la Politica e il Partito Democratico, occorrerebbe ridefinire nel 2022 cosa significhi per le persone essere “di sinistra”, trovando definizioni che non possono ricalcare in toto quelle di una società, di un paese e di un mondo passati che non esistono più.
Un ulteriore cambiamento molto importante sarebbe anche quello di permettere che l’eleggibilità di tutte le cariche nel Partito Democratico, a partire dal Segretario Nazionale a scendere, sia subordinata al requisito dell’iscrizione al PD almeno il giorno prima dell’indizione del congresso nazionale e con medesime tempistiche anche per il diritto di voto per le eventuali e successive “primarie”.
In che modo dovremmo attrarre la nostra classe dirigente?
La classe dirigente non deve essere attratta, ma le persone devono essere coinvolte attivamente, formate adeguatamente e fin da subito ripagate con la moneta sonante dell’inclusione, della trasparenza e della partecipazione.
Con il passare delle competenze e quando ci sono le capacità e le disponibilità, allora occorre che esse siano inserite in un programma di messa in rete e valorizzazione da parte degli organismi di Partito superiori, dalle Federazioni provinciali/metropolitane alle campagne nazionali, passando per i servizi presso gli enti, le amministrazioni e le comunità locali e tematiche.
Che ruolo dovrebbero avere i circoli?
I circoli, insieme agli iscritti attivi, dovrebbero essere la “cellula” dell’organismo pensante e dell’azione del Partito Democratico, quindi fortemente radicati sul territorio e serbatoio di idee e persone attive, non solo mero strumento al servizio del (auto)finanziamento ormai autoreferenziale della “struttura” partito, di campagne e decisioni elettorali sempre più spesso che si propagano dall’alto verso la base e non viceversa.
Questi circoli cellula dovrebbero poi essere messi in rete attivamente, sia online che nei rapporti personali diretti, e a loro affidati formazione, ascolto del territorio, discussione politica preventiva e costruttiva delle attività amministrative di ogni livello, anche supportata da congrui strumenti e mezzi digitali accessibili e fruibili.
Occorre quindi con estrema trasparenza abbassare anche nel Partito Democratico la piramide della partecipazione ampliando la base, costituendo una assemblea territoriale permanente con tutti i segretari di circolo provinciali o metropolitani.
In che modo potremmo ampliare la partecipazione al Partito?
In un periodo di grande iper individualismo, di esaltazione della vita e della politica della persona singola in stile “fast food” dove le relazioni sono sempre più superficiali, di tempi stretti dove le singole persone sono comandate da momenti di cui non sono ormai più padrone, la motivazione alla base di un ampliamento della partecipazione al Partito può aumentare solo tramite un forte coinvolgimento, anche empatico ed emotivo, del Partito (e di conseguenza dei circoli) nel comprendere e attivarsi per prendere a carico le problematiche, sia collettive che singole, atto anche a creare una forte inclusione nei meccanismi decisionali.
Infatti, il tempo è vita e denaro e sempre più spesso le persone di tutte le età non si avvicinano alla politica principalmente perché pensano che questo sarebbe buttato o sprecato di fronte a dinamiche politiche che vengono sempre di più percepite dalle cittadine e dai cittadini, a torto o a ragione, come “io politico” che gestisce il potere in contrapposizione a “noi persone”.
Un ulteriore metodo per ampliare la partecipazione è costruire dei modelli in cui i litigi politici ed elettorali interni devono finire contemporaneamente alla conclusione dei congressi di ogni livello, in quanto i cittadini e le cittadine non comprendono, a ragione, il perché di continue battaglie e lotte per differenti mozioni, correnti, virgole e partecipazioni al potere che vanno a discapito di una reale unità, necessaria e utile nel risolvere i problemi locali e globali.
Uniti siamo tutto, divisi siamo nulla.
*Berlinguer e il PD oggi a 100 anni dalla nascita.*
Federazione PD Bologna
Mercoledì 25 maggio 2022, ore 20:30
via Gramsci 21/D – Castenaso
Intervengono:
Debora Badiali – Candidata Sindaca Comune di Budrio
Chiara Cervellati – Tesoriera PD Castenaso
Donata Lenzi – Presidente Direzione PD Bologna
Giulia Mitrugno – Autrice “Insieme il podcast”
Gianluca Benamati – Deputato PD
Francesco Critelli – Deputato PD
Andrea De Maria – Deputato PD
Matteo Meogrossi – Vice Segretario PD Bologna
Dario Pareschi – Segreteria PD Castenaso
Pier Francesco Prata – Segreteria PD Castenaso
Luca Rizzo Nervo – Deputato PD
Mauro Roda – Presidente Fondazione Duemila
Luigi Tosiani – Segretario PD Emilia-Romagna
Associazioni, Cittadine, Cittadini, Amministratrici, Amministratori.
Introduce e coordina:
Massimiliano Navacchia – Segretario PD Castenaso
Un ringraziamento speciale per la fiducia e per aver creduto in questa iniziativa al Partito Democratico di Bologna, alla Segretaria Federica Mazzoni e alla Portavoce Chiara Rinaldi.
#Berlinguer #Bologna
Festa della Liberazione
per la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo di quest’anno, insieme al volantino una breve riflessione di Nilde Iotti, che accompagna e rafforza ulteriormente l’idea che “Uniti siamo tutto, divisi siamo nulla”:
“La Resistenza era stata un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti.”
Buon 25 aprile.
Giovedì 20 gennaio 2022 alle ore 20:30 si svolgerà l’evento “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR – da Italia domani ai Comuni” presso la sede del Partito Democratico Castenaso c/o la Sala Cupini in via Gramsci 21/D e contemporaneamente online con accesso dalla pagina https://pdcastenaso.it/online
Per la presenza in sede è obbligatorio il possesso del Green Pass “rafforzato” valido e la registrazione necessaria ai fini del tracciamento sanitario CoViD-19
Interverranno:
Andrea De Maria – Parlamentare del Partito Democratico e Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati
Vincenzo Colla – Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna
Carlo Gubellini – Sindaco del Comune di Castenaso
Loretta Bittini – Consigliere del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, segretaria del Circolo PD Cirenaica
Presiede e coordina l’incontro Massimiliano Navacchia – segretario del PD Castenaso
Sono previsti interventi di amministratori locali, iscritti e simpatizzanti.